Ucraina-Russia, Putin sente bin Salman: il grazie dello ‘zar’ per la mediazione. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) – Dopo aver detto sì con riserva alla proposta Usa di tregua in Ucraina, Vladimir Putin ha avuto un colloquio telefonico con il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, che nei giorni scorsi ha ospitato round di colloqui separati tra americani e russi e americani e ucraini. Lo ha reso noto il Cremlino, secondo cui nella conversazione avuta nella tarda serata di ieri il presidente russo ha elogiato la mediazione saudita e ha ringraziato il principe, fra le altre cose, per “aver creato un’atmosfera favorevole per la tenuta dei colloqui tra russi ed americani il 18 febbraio scorso”. 

“Sulla scia dei contatti internazionali ospitati dal regno, Mohammed bin Salman ha sottolineato l’importanza degli sforzi per risolvere la crisi ucraina e ha anche espresso la sua disponibilità a contribuire ulteriormente alle normalizzazione dei rapporti russo-americani”, ha fatto sapere il Cremlino. 

L’Arabia Saudita dal canto suo sostiene “tutte le iniziative” per mettere fine alla guerra in Ucraina, ha assicurato il principe ereditario, secondo quanto reso noto in un comunicato del ministero degli Esteri di Riad. Mbs, questo l’acronimo con cui è noto il principe, ha riaffermato “l’impegno a facilitare il dialogo e a sostenere tutte le iniziative tese a raggiungere una soluzione politica” del conflitto russo-ucraino. 

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!