Ue prepara procedura d’Infrazione all’Ungheria per la legge contro LGBT

Bruxelles. La Commissione europea sta lavorando alla messa in mora all’Ungheria a causa della legge anti-lgbt. La Ue non ha ritenuto soddisfacenti le spiegazioni di Viktor Orban e a meno di un cambio di intenzioni del governo magiaro, nulla sembra possa scongiurare la procedura d’infrazione.

La decisione è presa

La portavoce della Commissione europea, Dana Spinant ha fatto sapere che le intenzioni sono maturate. Ha infatti dichiarato: “Non siamo ancora nella fase in cui possiamo dire che «una lettera di infrazione è stata inviata all’Ungheria per la legge anti-lgbtiq+, ma non resteremo a lungo senza agire”. Poi ha aggiunto che una lettera di messa in mora necessita di tempo e quando arriverà il momento sarà annunciato ufficialmente.

Christian Wiegand, il portavoce dell’esecutivo comunitario per lo stato di diritto ha precisato che la Commissione europea userà ogni cosa è in suo potere per tutelare i diritti dei cittadini europei. “Non esiteremo ad agire, in qualità di guardiani dei trattati”, ha poi aggiunto.

Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!