Usa, 17enne accusato di aver ucciso i genitori voleva assassinare Trump. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) – Un 17enne del Wisconsin, accusato di aver ucciso i genitori e di aver vissuto per due settimane con i loro cadaveri nascosti in casa, voleva assassinare anche Donald Trump. E’ quanto si legge in un affidavit dell’Fbi in cui si riferisce di un “manifesto” trovato nella casa del ragazzo, che il mese scorso è stato incriminato per l’omicidio dei genitori, in cui si invocava l’assassinio del presidente per istigare una guerra razziale e seminare caos.  

Così l’Fbi accusa il ragazzo di complotto per assassinare il presidente e tentato utilizzo di un’arma di distruzione di massa. Il 17enne aveva comunicato il suo piano ad altri, con messaggi su TikTok e Telegram, in cui si identificava come un seguace dell’Order of the Nine Angles, che l’Fbi descrive come una setta neonazi che “invoca l’uso di violenza e terrorismo per rovesciare governi e distruggere la civiltà moderna”.  

Secondo i federali, il ragazzo aveva parzialmente pagato per “un drone con un meccanismo di rilascio” per poter lanciare “esplosivi, bottiglie molotov e sostante tossiche” su un obiettivo. E, sempre secondo i federali, l’omicidio dei genitori era un primo passo per la realizzazione del suo piano, un modo per “ottenere mezzi finanziari e autonomia necessaria per attuare questo piano”.  

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!