Valanga di consensi per votazione nuovo Statuto di Conte

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E’ una vittoria di quanti hanno creduto e tenuto duro in questi giorni di attacchi, dissensi, prese di posizione e assurdi distinguo, sull’affermazione del nuovo Movimento e del leader Conte che avrà l’onere politico della guida. Una votazione che seppure si attendeva con favore si è rivelata una valanga di consensi al nuovo Statuto di Conte. Soddisfazione di tutti ma soprattutto la sua, di Giuseppe Conte, giacché il voto plebiscitario lo incorona di fatto, già leader del M5S.

Uno statuto targato “Avvocato del popolo”

Superata largamente la maggioranza degli iscritti aventi diritto al voto. Sono state due giornate ricche di consultazioni su SkyVote. Su 113.894 iscritti, quasi 61 mila hanno votato Si. Non sarà necessario un secondo turno di votazione quindi, poiché si è arrivati all’87% dei votanti già in prima battuta.

Conte: una spinta in avanti

Giuseppe Conte, alla luce del risultato, decide per un’accelerazione e il 5 e 6 agosto, che erano le date previste per la seconda consultazione sullo Statuto, si terrà la votazione per la leadership. Naturalmente la vittoria è scontata e la chiama alle urne informatiche assume quasi una connotazione di formalità. Una formalità che va comunque espletata proprio in ragione dell’ufficialità e del rispetto di tutti i pentastellati.

Nella diretta Vito Crimi ed il notaio Alfonso Colucci annunciano i risultati e Crimi racconta che nel corso delle votazioni si sono registrati diversi tentativi di attacchi hacker ma che fortunatamente sono stati tutti bloccati. L’ex premier esulta sulle sue pagine social con un post pubblicato subito dopo l’annuncio ufficiale.

valanga consensi per lo statuto

Il Movimento 5 Stelle riparte quindi con maggiore convinzione. Le battaglie in essere e quelle che verranno, vedranno impegnati tutti al perseguimento degli obiettivi. La figura carismatica del nuovo leader politico Giuseppe Conte non può che essere nuova linfa per un salto in avanti, non faremmo altrimenti tesoro della valanga di consensi ottenuti. L’auspicio è di ricompattare nel gruppo anche coloro i quali si erano dichiarati in dissenso verso alcune decisioni prese. Le contestazioni, seppure lecite, non debbono creare spaccature, le critiche dovranno essere costruttive ed essere semmai spunto di riflessione per tutto il mondo a 5 Stelle. Adesso il rilancio deve passare come concetto assunto e tutti devono sentirsi chiamati alla cooperazione. Questo è (in sintesi) quanto hanno affermato alcuni attivisti del Movimento.

 

Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!