Vittorio Sgarbi compie 73 anni, Sabrina Colle: “È il tuo compleanno e il mondo ha il nuovo Papa”. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) – “È il tuo compleanno e il mondo ha il nuovo Papa”, così Sabrina Colle su Instagram ha celebrato Vittorio Sgarbi che ieri, giovedì 8 maggio, ha compiuto 73 anni. È una lunga dedica d’amore quella che la compagna del critico d’arte ha condiviso sui social a corredo di uno scatto che li ritrae insieme mentre si scambiano un tenero bacio.  

L’8 maggio del 2025 verrà ricordato per sempre dal mondo intero come il giorno in cui è stato eletto il nuovo Papa, Leone XIV: “Io aspetto impaziente davanti al televisore che si affacci dal balcone e il cielo di Roma è così sereno che ognuno di noi dovrebbe sentirselo addosso”, scrive Sabrina Colle nella lunga dedica.  

“Intanto il Papa si è affacciato: è commosso, trattiene le lacrime e ci commuove. Leone XIV ci piace molto e Roma è eterna con la Piazza San Pietro gremita e la folla che esulta”, continua la compagna di Sbarbi, che ha ricordato le prime parole del Papa “‘La pace sia con voi’ è la benedizione che arriva dappertutto”.  

E poi, si rivolge al suo amato ringraziandolo per tutti gli anni trascorsi insieme: “E anche a te, amore mio, che mi hai fatto vedere il Mondo in una maniera originale e mai scontata, lasciandomi la libertà di immaginare e di sognare tenendo conto dei modelli del passato, ma anche della mia intima e personalissima fantasia”. 

E conclude con un augurio: “Il sole sta scendendo lentamente in questo giorno che più di tutti gli altri comunica il senso dell’eterno, un buon motivo, direi, per continuare a sentirti sempre giovane dentro”. 

 

Vittorio Sgarbi è reduce da un periodo piuttosto difficile. Il critico d’arte, infatti, era stato ricoverato al Policlinico Gemelli a Roma a causa di una grave forma di depressione. A raccontare pubblicamente delle sue condizioni di salute è stata la figlia Evelina che, ospite qualche settimana fa a ‘La volta buona’, aveva definito le condizioni del padre “stabili” seppur difficili. Secondo alcune indiscrezioni, il critico dovrebbe essere stato dimesso dall’ospedale, ma dalla famiglia al momento non ci sono conferme o smentite.  

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!