Vittorio Sgarbi, la compagna Sabrina Colle: “Grazie per il viaggio indimenticabile”. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) –
Sabrina Colle ha voluto mostrare pubblicamente la sua vicinanza al compagno Vittorio Sgarbi, che non sta attraversando un bel periodo perché ricoverato al Policlinico Gemelli a Roma a causa di una grave forma di depressione. Con un post condiviso su Instagram, Salerno ha ricordato un viaggio che i due hanno fatto insieme circa 20 anni fa.  

“Myanmar, 20 anni fa… il paese che mi è rimasto dentro durante tutto questo tempo e il desiderio di ritornarci è sempre stato vivo da non permettermi di alimentare altre fantasie di viaggi segreti”, con queste parole Sabrina Colle ha cominciato la sua lunga lettera condivisa sui social, a corredo di uno scatto che ritrae la coppia a Myanmar. 

La compagna del critico d’arte ricorda la pace che quel posto le ha trasmesso: “Quel sentimento, o meglio, quella sensazione depositata nei miei occhi e nella mia mente, non mi ha mai abbandonato, facendomi sperare che saremmo tornati alla quiete che il Myanmar mi aveva trasmesso, anche se per i suoi abitanti, la vita in quegli anni, non fu così rassicurante come lo fu per me. Oggi, addirittura, è tragica, il Myanmar ha perso la bellezza della sua architettura, la solennità dei suoi templi, ma la purezza della sua natura e la dolcezza del suo popolo mi faranno ritornare di nuovo sempre insieme a te”. E conclude, ringraziando Sgarbi per il viaggio che mai dimenticherà: “Grazie Vittorio per l’indimenticabile viaggio”. 

 

 

Le condizioni di salute di Vittorio Sgarbi sono, al momento, “stabili”. Lo aveva raccontato la figlia Evelina ospite nel salotto di Caterina Balivo a ‘La volta buona’. La figlia del critico d’arte aveva spiegato che al momento preferisce non andare in clinica perché la situazione è “molto pesante”. “Sfiderei chiunque ad affrontare questa situazione, non solo per come sta mio padre ma anche per tutto l’insieme che c’è intorno”, aveva detto con voce sofferente, sottolineando che le condizioni del padre rimangono stabili e che al momento viene nutrito artificialmente.  

spettacoli

​ 

Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!