Attenzione: L’articolo che segue è stato pubblicato in data 23 maggio 2023 da Il Fatto Quotidiano, a firma F.Q. – Liberenotizie ne riporta integralmente titolo, foto e testo ritenendo la notizia di interesse per i propri lettori. Provvede inoltre alla divulgazione sui social e sui canali dove il sito trova accoglienza e ampia platea di lettori.
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Tra quelli che il governo definisce “interventi urgenti” per “fronteggiare l’emergenza” provocata dall’alluvione in Emilia-Romagna e Marche, il governo Meloni infila anche una norma sui rigassificatori. L‘articolo 16 del decreto da oltre 2 miliardi di euro di aiuti approvato dal Consiglio dei ministri prevede infatti una semplificazione della “disciplina in materia di realizzazione di nuova capacità di rigassificazione nazionale e si qualificano come opere di pubblica utilità, indifferibili e urgenti, quelle a ciò finalizzate mediante unità galleggianti di stoccaggio e rigassificazione“, come riferisce il comunicato di Palazzo Chigi.
“Semplicemente sconcertante“, commenta il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli. “Ci troviamo di fronte al fatto inaccettabile di utilizzare l’emergenza alluvione per far passare il potenziamento di una delle fonti fossili responsabili degli eventi climatici estremi che hanno messo in ginocchio la Romagna”, sottolinea Bonelli. Che nella sua nota aggiunge: “Da un lato si parla di emergenza climatica e dall’altro si potenziano le infrastrutture energetiche fossili che sono tra le prime cause dei cambiamenti climatici in atto”.