– Articolo di Maria Bravi –
Un nuovo soggetto politico, targato “Renzusconi” è, a quanto pare, quello che potrebbe essere il nuovo progetto tra due tra i più controversi leader politici.
Come nasce questa ipotesi
L’idea rilanciata proprio dal fondatore di Italia Viva, che racconta a La Stampa che si potrebbe pensare ad una bella cordata Italia Viva, Forza Italia, +Europa e Azione (il partito di Calenda).
Una squadra particolare che vedrebbe quattro diverse realtà, distanti ma non troppo, per storia, ideologia e anche per il modo di porsi nel panorama della politica italiana.
Perché una formazione così?
Il perché si senta il “bisogno di fare gruppo” va ricercato in quello che sono le voci di corridoio. Sembrerebbe proprio, infatti, che i quattro partiti che riscuotono maggiori consensi nell’elettorato, cioè la Lega, il Pd, il M5S e FdI, sarebbero orientati ad una legge elettorale che riesca a tagliare fuori dal Parlamento le forze politiche troppo piccole per riuscire a superare la quota di sbarramento.
Da Matteo Renzi la reazione è stata lapidaria: “Se volete forzare sulla legge elettorale fate pure, ma senza il nostro voto” ha detto in un’intervista rivolto agli alleati di governo, Pd e M5S.
Forza italia viva
Un nome che, nel novembre dello scorso anno, fu evocato proprio da Mara Carfagna, che disse che l’ipotesi “Forza Italia Viva” sarebbe stata una strada percorribile, nel momento che Renzi avesse abbandonato la maggioranza di governo…
Oggi con il centrodestra sempre meno coeso, e con Silvio Berlusconi che in effetti su alcuni punti, come ad esempio il Recovery fund, si trova più in sintonia con la maggioranza che con il leader dell’opposizione, Matteo Salvini, assume ancor di più che in passato una possibile alternativa.
Le razioni degli azzurri
Il “dietro le quinte” di Forza Italia racconta infatti di più di qualche senatore e deputato che vedrebbe bene una svolta simile. Una soluzione che permetterebbe la continuità della presenza in Parlamento, senza doversi appiattire alle posizioni leghiste, troppo estreme per i liberali forzisti.
Freddezza da Calenda
Carlo Calenda non pare invece entusiasta di un progetto simile. Un’alleanza intollerabile per lui che qualche giorno fa aveva espresso critiche aspre proprio verso Renzi: “voleva fare il Macron, ma si è ridotto a fare il Mastella”. Poi ha anche precisato che non ha alcun contatto con quello che è stato il suo presidente nell’esecutivo in cui lui era ministro dello sviluppo economico.
Forza Italia Viva, cosa dicono i sondaggi
Le proiezioni sulle preferenze, dice Renzi, mostrano che “un agglomerato in cui coinvolgere Forza Italia, +Europa e Azione avrebbe un bacino potenziale di voti di circa il 15%. Si potrebbe aprire uno spazio rilevante per un’area di riformismo moderato”.
Quanto afferma il leader di Italia Viva trova in effetti conferma dai sondaggi. Da cui si rileva che la soglia di sbarramento al 5%, sarebbe superata già dalla sola Forza Italia, ne consegue che, se non al 15%, sicuramente una preferenza a due cifre dovrebbe essere di concreto appannaggio dell’eventuale nuova alleanza.
Maria Bravi
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