Boeri: “Incomprensibile bocciare il Mes” e “il Patto di Stabilità penalizza Italia”

L’economista Tito Boeri ha dichiarato alla stampa che la scelta di bocciare il Mes è incomprensibile e sconsiderata e non se ne comprendono le ragioni. Afferma che è una decisione che in futuro potrebbe mettere in difficoltà Paesi con un alto debito, come il nostro. Boeri poi collega il Meccanismo del Patto di Stabilità e spiega che se lasciare in sospeso la ratifica del Mes era allo scopo di ottenere “risultati” in seno al Patto di Stabilità, avrebbe avuto una logica… “Ma adesso l’accordo sul Patto è raggiunto e il veto al Mes non ha più alcuna ragione”.

Precisa inoltre che “votare il Mes non vuol dire utilizzarlo”. Inoltre “la valutazione di sostenibilità è integrata nel Patto di Stabilità”. Quindi tira le conclusioni e dice che “è ridicolo approvare il Patto che impone in ogni caso questa valutazione e poi porre il veto al Mes”.

Gli italiani pagherebbero il salvataggio delle banche tedesche?

Sul fatto che il Mes possa far pagare agli italiani il salvataggio delle banche tedesche, Boeri dice senza giri di parole che è una “teoria ridicola”. E racconta che il partito nazionalista tedesco AfD (alleato di Salvini) sostiene che il Mes farà pagare il salvataggio delle banche italiane ai cittadini tedeschi.

Ma potrebbe accadere?

Tito Boeri spiega: “Se un giorno una grande banca italiana dovesse essere salvata (ipotesi remota come documentato proprio ieri dalla Bce), sarà molto più l’Italia ad aver bisogno del Fondo di Risoluzione Bancaria. Ed eventualmente del Mes. La Germania ha un debito pubblico molto più basso e può ricapitalizzare le banche con interventi nazionali, come ha già fatto in passato”.

Ripicca?

Il voto potrebbe essere una sorta di ritorsione rispetto all’accordo all’Ecofin, ipotizza Boeri, e precisa che “In questo caso sarebbe un atteggiamento ancora più miope. Se fosse una ritorsione, dove ci porterebbe? L’Europa è un processo negoziale continuo: si negozia su tanti tavoli contemporaneamente e successivamente. Per cui l’idea che ponendo il veto sul Mes induca l’Europa ad un maggior rispetto per l’Italia è semplicemente infantile”.

Mentre sul Patto di Stabilità e Crescita – conclude Boeri – le clausole di salvaguardia, soprattutto quella sul deficit, ci obbligheranno ad avere un avanzo primario molto consistente, tra il 4,5 e il 5,5% del nostro reddito nazionale. Questo sula base dei calcoli del think tank Bruegel di Bruxelles”.

Foto corrierecomunicazioni.it

Articolo pubblicato dall’autore su ifattinews.it

Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!