Centrodestra. Amministrative: si prova a fare il punto. Riunione oggi alle 17,30

Oggi incontro dei rappresentanti degli enti locali del centrodestra. A Montecitorio, negli uffici dei gruppi della Lega, i leader della coalizione torneranno a vedersi dopo alcuni mesi. Sul tavolo per Salvini, Meloni e Tajani la questione delle candidature nelle principali città.

Roma e Milano

Le forze del centrodestra hanno raggiunto l’accordo per i Comuni sotto i 15 mila abitanti, ma il nodo su Roma e Milano non è ancora sciolto. A complicare le cose, la decisione di non candidarsi di Bertolaso e di Albertini.

Roma. No da FI e Lega su Michetti

Lo scoglio più grande è Roma, Fratelli d’Italia propone ufficialmente Michetti l’opinionista di “Radio Radio”, un professore di Diritto e avvocato. Sul nome però non è d’accordo il forzista Gasparri, che ha già anticipato che Forza Italia non appoggerà candidati sconosciuti. Anche dalla Lega tuttavia la candidatura di Michetti non riscuote successo.

Un carosello di nomi

La lega ha intenzione di invitare Fratelli d’Italia a fare un nome. Si vuole evitare che la decisione si prolunghi ulteriormente.
Tra i nomi circolati in area centrodestra, anche quello di Nistri, l’ex Comandante Generale dei Carabinieri. Ma questa candidatura non sarebbe nelle corde di FdI.
Il leader del “Carroccio” ha fatto sapere che ha in mente almeno una decina di nomi e tra questi anche l’europarlamentare Rinaldi.

Copasir

Il groviglio delle candidature è reso farraginoso anche per la vicenda Copasir. FdI preme per far sì che il dimissionario Urso possa diventare presidente dopo il passo indietro del leghista Volpi. Il partito della Meloni crede che le altre forze politiche lo voteranno anche se dalla Lega non arrivasse il consenso. Sostiene inoltre che sia onere delle Presidenze delle Camere sciogliere il nodo della composizione del comitato.
Di diversa opinione è la Lega, che chiede le dimissioni di tutti i membri del Copasir. E propone in alternativa, La Russa o Ciriani, il capogruppo di FdI al Senato.
In seno alla vicenda ha espresso parere il capogruppo della Lega alla Camera, Molinari. “Dopo le dimissioni di Volpi e Arrigoni, è sempre più sorprendente che gli altri membri del Copasir siano ancora al loro posto”. Ha detto, aggiungendo che “Dovrebbero lasciare tutti l’incarico, così da azzerare il comitato e ricominciare con un nuovo assetto. Per la Lega, gli interessi dell’Italia valgono più di qualsiasi poltrona: per gli altri partiti?”.

Milano

La questione resta aperta anche per Milano. I nomi che starebbero circolando sono quelli del centrista Maurizio Lupi, dell’imprenditore Riccardo Ruggiero, l’ex ceo di Telecom Italia, e quello di Maurizio Dallocchio, il professore della Bocconi. Il centrodestra dice che si lavorerà per arrivare ad una sintesi.
C’è quindi la possibilità che si tratterà di un vertice più interlocutorio che risolutivo e che la fase successiva riguarderà l’avvio ai sondaggi sui nomi che saranno indicati.

Da “qualcuno” nella coalizione intanto arriva una riflessione che ammonisce su un problema reale: “intanto che si discute e il tempo passa, cresce il rischio che altri candidati non diano la loro disponibilità”.

L’analisi che risulta attualmente è quella di una spasmodica ricerca di una personalità di rilievo da “gettare a forza” nella mischia. Un preambolo che non lascia presagire aspettative favorevoli. Ma si sa che in queste situazioni la politica ed i suoi esiti, riservano sorprese. Almeno a volte…

Articolo pubblicato dall’autore in InformareH24

Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!

Centrodestra. Amministrative: si prova a fare il punto. Riunione oggi alle 17,30

Oggi incontro dei rappresentanti degli enti locali del centrodestra. A Montecitorio, negli uffici dei gruppi della Lega, i leader della coalizione torneranno a vedersi dopo alcuni mesi. Sul tavolo per Salvini, Meloni e Tajani la questione delle candidature nelle principali città.

Roma e Milano

Le forze del centrodestra hanno raggiunto l’accordo per i Comuni sotto i 15 mila abitanti, ma il nodo su Roma e Milano non è ancora sciolto. A complicare le cose, la decisione di rinunciare a candidarsi di Bertolaso e di Albertini.

Roma. No da FI e Lega su Michetti

Lo scoglio più grande è Roma, Fratelli d’Italia propone ufficialmente Michetti l’opinionista di “Radio Radio”, un professore di Diritto e avvocato. Sul nome però non è d’accordo il forzista Gasparri, che ha già anticipato che Forza Italia non appoggerà candidati sconosciuti. Anche dalla Lega tuttavia la candidatura di Michetti non riscuote successo.

Un carosello di nomi

La lega ha intenzione di invitare Fratelli d’Italia a fare un nome. Si vuole evitare che la decisione si prolunghi ulteriormente.
Tra i nomi circolati in area centrodestra, anche quello di Nistri, l’ex Comandante Generale dei Carabinieri. Ma questa candidatura non sarebbe nelle corde di FdI.
Il leader del “Carroccio” ha fatto sapere che ha in mente almeno una decina di nomi e tra questi anche l’europarlamentare Rinaldi.

Copasir

Il groviglio delle candidature è reso farraginoso anche per la vicenda Copasir. FdI preme per far sì che il dimissionario Urso possa diventare presidente dopo il passo indietro del leghista Volpi. Il partito della Meloni crede che le altre forze politiche lo voteranno anche se dalla Lega non arrivasse il consenso. Sostiene inoltre che sia onere delle Presidenze delle Camere sciogliere il nodo della composizione del comitato.
Di diversa opinione è la Lega, che chiede le dimissioni di tutti i membri del Copasir. E propone in alternativa, La Russa o Ciriani, il capogruppo di FdI al Senato.
In seno alla vicenda ha espresso parere il capogruppo della Lega alla Camera, Molinari. “Dopo le dimissioni di Volpi e Arrigoni, è sempre più sorprendente che gli altri membri del Copasir siano ancora al loro posto”. Ha detto, aggiungendo che “Dovrebbero lasciare tutti l’incarico, così da azzerare il comitato e ricominciare con un nuovo assetto. Per la Lega, gli interessi dell’Italia valgono più di qualsiasi poltrona: per gli altri partiti?”.

Milano

La questione resta aperta anche per Milano. I nomi che starebbero circolando sono quelli del centrista Maurizio Lupi, dell’imprenditore Riccardo Ruggiero, l’ex ceo di Telecom Italia, e quello di Maurizio Dallocchio, il professore della Bocconi. Il centrodestra dice che si lavorerà per arrivare ad una sintesi.
C’è quindi la possibilità che si tratterà di un vertice più interlocutorio che risolutivo e che la fase successiva riguarderà l’avvio ai sondaggi sui nomi che saranno indicati.

Da “qualcuno” nella coalizione intanto arriva una riflessione che ammonisce su un problema reale: “intanto che si discute e il tempo passa, cresce il rischio che altri candidati non diano la loro disponibilità”.

L’analisi che risulta attualmente è quella di una spasmodica ricerca di una personalità di rilievo da “gettare a forza” nella mischia. Un preambolo che non lascia presagire aspettative favorevoli. Ma si sa che in queste situazioni la politica ed i suoi esiti, riservano sorprese. Almeno a volte…