Dati Ocse disoccupazione giovanile: Italia seconda solo alla Spagna

L’Ocse pubblica i report della disoccupazione giovanile dei Paesi dell’area. L’Italia si posiziona al top, dopo la Spagna.
In salita a marzo i dati sulla disoccupazione che passano dal 31,9% al 33%.
Il tasso medio relativo ai Paesi della zona Ocse e pari al 13,7%, in diminuzione rispetto al precedete 13,6% registrato in febbraio.

Il tasso di disoccupazione dei giovani tra i 15 e i 24 anni, in Spagna segna il 37,7%. Un dato piuttosto alto sebbene in calo di circa un punto percentuale rispetto al febbraio scorso, quando segnava il 38,8%

Nel nostro Paese cresce il tasso di disoccupazione delle donne, contrariamente a quanto succede nella gran parte dei Paesi Ocse.
La disoccupazione femminile sale di un decimale passando all’11,4% rispetto all’11,3% di febbraio.
Lo stesso indice nei Paesi dell’area scende dal 6,8 al 6,6 per cento.

In Italia, sebbene ci sia stato disposto il blocco dei licenziamenti per la pandemia, la media resta la più alta dopo la Colombia e la Spagna, anche se entrambe registrano un lieve calo.

Allarme quindi per l’occupazione dei giovani e donne nel nostro Paese.

 

Articolo pubblicato dall’autore in InformareH24

Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!

Dati Ocse disoccupazione giovanile: Italia seconda solo alla Spagna

L’Ocse pubblica i report della disoccupazione giovanile dei Paesi dell’area. L’Italia si posiziona al top, dopo la Spagna.
In salita a marzo i dati sulla disoccupazione che passano dal 31,9% al 33%.
Il tasso medio relativo ai Paesi della zona Ocse e pari al 13,7%, in diminuzione rispetto al precedete 13,6% registrato in febbraio.

Il tasso di disoccupazione dei giovani tra i 15 e i 24 anni, in Spagna segna il 37,7%. Un dato piuttosto alto sebbene in calo di circa un punto percentuale rispetto al febbraio scorso, quando segnava il 38,8%

Nel nostro Paese cresce il tasso di disoccupazione delle donne, contrariamente a quanto succede nella gran parte dei Paesi Ocse.
La disoccupazione femminile sale di un decimale passando all’11,4% rispetto all’11,3% di febbraio.
Lo stesso indice nei Paesi dell’area scende dal 6,8 al 6,6 per cento.

In Italia, sebbene ci sia stato disposto il blocco dei licenziamenti per la pandemia, la media resta la più alta dopo la Colombia e la Spagna, anche se entrambe registrano un lieve calo.

Allarme quindi per l’occupazione dei giovani e donne nel nostro Paese.