Domenica ecologica oggi a Roma, chi può circolare e dove

domenica ecologica

La prima domenica del 2022 segna per i romani il primo appuntamento con il divieto di circolare per limitare l’inquinamento. La prossima domenica ecologica sarà il 30 gennaio, poi ancora il 20 febbraio e il 13 marzo. Leggi l’ordinanza del sindaco.

E’ vietata la circolazione nella zona Ztl “fascia verde” dalle 7.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20.30 a tutti i veicoli a motore, anche a quelli muniti del permesso di accesso e circolazione nelle zone a traffico limitato.

Sempre nell’ambito dell’iniziativa del contenimento dell’inquinamento è anche stabilita la limitazione delle temperature. Gli impianti di riscaldamento, di conseguenza, non potranno essere attivi per più di 12 ore.

Le deroghe al divieto di circolazione

I veicoli a trazione elettrica, ibridi (alimentati a Gpl, metano) e (Bi-Fuel Benzina/Gpl o metano), sono esentati dal divieto. Possono circolare anche le auto a benzina di categoria Euro6 e i ciclomotori con motore Euro2 e successivi. Nessuna limitazione anche per i motocicli con motore 4 tempi Euro3 e successivi. Libertà di circolazione anche per i veicoli car sharing e i veicoli col contrassegno per persone con disabilità.

Più mezzi pubblici e taxi

Domenica ecologica non deve significare disagio per la mobilità, e il Comune di Roma annuncia con una nota, che il servizio di trasporto pubblico locale e di taxi è potenziato in queste giornate di blocco totale per far fronte alle esigenze di mobilità.

Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!