Come sarà la Germania del dopo Merkel, sotto la guida di Olaf Scholz, è quanto si chiedono analisti e osservatori politici di tutto il mondo. Già si vanno delineando i tratti di un cancellierato che evidentemente proseguirà in diversi tratti le politiche avviate. E’ però degna di nota la presenza di Nancy Faeser al ministero degli Interni, una figura forte in un ministero forte.
E’ il quarto socialdemocratico che conquista la cancelleria dal 1949. Il 63enne Scholz ha sempre ambito a diventare cancelliere, pare che il suo desiderio risalga a quando aveva appena 12 anni, come ha raccontato il padre Gerhard.
E’ il nono capo del governo della Repubblica Federale, è stato eletto nel Bundestag con 395 voti su 707 di quelli disponibili dalla nuova maggioranza Spd, liberali e Verdi.
Nancy Faeser
La 51enne Nancy Faeser è la vera sorpresa del governo. Leader della Spd nell’Assia, dove i socialdemocratici sono all’opposizione. E’ sposata ed ha un figlio, proviene da una famiglia socialdemocratica, è giurista e per alcuni anni ha esercitato l’avvocatura. Faeser è la prima donna della Repubblica federale che guiderà i servizi e la sicurezza.
Un obiettivo primario
La Faeser ha subito annunciato che la sua priorità è la lotta a quella che considera la più grave minaccia alla sicurezza interna del Paese: l’estrema destra radicale.
La neoministra dell’Interno è stata presidente della Commissione d’inchiesta del Parlamento regionale sulla Nsu (Nationalsozialistischer Untergrund). La cellula terroristica neonazista attiva tra il 1997 e il 2011, che tra il 2000 e il 2006 agì indisturbato uccidendo nove persone, di origine turca e greca.
E’ evidente che la scelta di Scholz di porre al ministero degli Interni, Nancy Faeser, proietta la Germania verso un europeismo ancora più solido. Al contempo la lotta alle destre estreme allontana sempre più i sentimenti nazionalisti interni al Paese. Il nazionalismo pervade molti Paesi dell’Europa e frena lo sviluppo del concetto stesso di Ue. E’ allora significativo questo tratto della nuova Germania in quest’ottica.