Gentiloni: a rischio 3a rata Pnrr se non raggiunti tutti gli obiettivi

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Il Commissario europeo per gli affari economici e monetari, Paolo Gentiloni ha detto che, riguardo alla terza rata del Pnrr, se l’Italia non raggiungerà tutti gli obiettivi fissati, difficilmente la Commissione procederà all’erogazione.

terza rata Pnrr a rischioPaolo Gentiloni ha spiegato che “nello specifico la valutazione richiede tanto tempo: la terza richiesta è stata presentata alla fine dell’anno scorso e quindi i tempi sono molto più lunghi, sei mesi rispetto ai due ordinari”.

L’Italia ce la farà di certo

Poi, quasi a voler tranquillizzare ha aggiunto che si sta procedendo a una “valutazione molto approfondita” e che “le autorità italiane stanno lavorando”. Il Commissario all’Economia europeo ha espresso anche il suo parere dicendo “penso che l’esercizio si concluderà a breve”. La rata attesa è di 16 miliardi e il nostro Paese sicuramente non perderà l’occasione di ottenerli. Questo almeno è l’auspicio degli italiani che, naturalmente non perdonerebbero il governo se fallisse in questa fase.

Foto: europarl.europa.eu

Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!