Google licenzia 1000 dipendenti. Colpa della IA

Google. licenziamento in programma di 1000 dipendenti

L’annuncio del Colosso di Mountain View è sconcertante, procederà al licenziamento di un migliaio di dipendenti. Ha già eliminato alcune centinaia di ruoli nelle sue divisioni di Hardware, di ingegneria e nel settore Google Assistant.

Riassetti che prevedono licenziamenti

Secondo quanto riportato dal sito web di notizie “The Verge”, Google avrebbe inoltre annunciato la riorganizzazione delle squadre di Device & Services che sono responsabili dell’hardware di Pixel, Nest e Fitbit.

Gli esuberi dell’organico, in complessivo, dovrebbero arrivare ad un migliaio di posizioni attive in Azienda.

La portavoce del Colosso high tech, Courtenay Mencini ha detto al sito americano: “Alcuni team stanno continuando a fare questi tipi di cambiamenti organizzativi. Sono riassetti che includono l’eliminazione di alcuni ruoli a livello globale”.

Tutta colpa dell’Intelligenza artificiale

I dipendenti all’attivo di Google sono circa 180 mila e i licenziamenti in programma sono gli effetti della crisi che interessa il settore tecnologico a causa dell’Intelligenza artificiale. Con l’avvento di ChatGpt.

La Rivoluzione tecnologica

Un fenomeno relativo al nostro tempo che porta alla mente la Rivoluzione industriale iniziata nel XVIII secolo con un processo di evoluzione economica e di industrializzazione. Trasformò le società da agricolo-artigianali a sistemi industriali e terminò circa un secolo dopo, quando a livello globale le trasformazioni avevano avuto il loro effetto. Oggi, probabilmente con tempi più ridotti sta avvenendo la stessa cosa in ambito tecnologico. E come fu allora, sarà inevitabile l’emorragia dei posti di lavoro a beneficio della produttività e dello snellimento del “lavoro”. Amazon, ad esempio, già nella giornata di ieri ha annunciato una nuova ondata di licenziamenti nei vari comparti dell’azienda.

Foto generata dall’Intelligenza artificiale

Articolo pubblicato dall’autore su ifattinews.it

Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!