Il Comitato di quartiere Cittadini di Colle Aniene Bene Comune e la cocciniglia tartaruga

comitato di quartiere colle aniene bene comune

Nel IV Municipio della capitale è molto attivo il Comitato di quartiere Cittadini di Colle Aniene Bene Comune. Le attività del Comitato interessano diversi settori e affrontano le problematiche urbane, sollecitando l’intervento delle Istituzioni e attivandosi in prima persona per la risoluzione delle criticità del territorio.

Il Gruppo Ambiente Verde e Decoro del CdQ sta affrontando, tra le altre, quella che si può definire l’emergenza della toumeyella parvicornis, la cocciniglia tartaruga, come viene detta comunemente, che aggredisce i pini e provoca non pochi disagi, oltre alla morte delle piante stesse.

Il CdQ sollecita l’Amministrazione

Il richiamo del Comitato di quartiere all’Amministrazione Comunale è proprio alla pericolosità di queste infestazioni che provocano una moria di alberi, patrimonio della città. Si evidenziano inoltre gli effetti collaterali che derivano dai pini ammalati, come la produzione di una sostanza resinosa, dolciastra e la caduta di aghi di pino su strade e marciapiedi. Gli aghi caduti soffocano l’erba che non riesce più a crescere e quando questi cadono invece in strada ingenerano ovviamente una situazione di pericolo.

La presidente del Comitato di quartiere, Gabriella Masella, ha sollecitato il responsabile di zona dell’AMA all’intervento di pulizia stradale e la rimozione dei depositi di aghi di pino.

Il CDQ si è inoltre attivato per l’organizzazione di procedure per favorire gli interventi in momenti diversi, anche ricorrendo al divieto di parcheggio temporaneo per lasciare libere le strade oggetto di intervento.

I pini, patrimonio da salvare

Lo scorso 23 settembre si è tenuto un incontro tra l’Assessorato del Verde, il DTA (Dipartimento tutela ambientale) e alcuni membri del gruppo lavoro RegVerde di Roma Capitale. Motivo della seduta: l’aggressione ai pini da parte della toumeyella parviconis. Un fenomeno che riguarda il patrimonio arboreo-culturale e paesaggistico della nostra città.

Sono molte le azioni di contrasto già intraprese, e altre sono in programma grazie agli stanziamenti comunali e regionali. Sono diversi i gradi di gravità dell’aggressione ai pini nelle aree della città. Ci sono zone con situazioni ambientali più favorevoli in cui, sebbene non siano stati effettuati trattamenti, non si ravvisa una particolare sofferenza delle piante.

La disposizione di trattamenti endoterapici avviene sulla base dell’urgenza riscontrata e allo scopo di interrompere la diffusione tra aree contigue. In assenza di un contrasto biologico significativo, appare indispensabile il ricorso urgente al trattamento chimico.

Facciamo i numeri

Un censimento ha reso una stima approssimativa di 55.000 pini complessivamente presenti nelle aree verdi, nelle ville e nelle strade cittadine. La percentuale valutabile delle piante colpite dall’infestazione della cocciniglia tartarugata è quindi compresa in una forbice tra il 40% e l’80%.

Un numero che desta evidente preoccupazione. Allo stato attuale la previsione di intervento interessa un numero di 24 mila pini e una tempistica di alcuni mesi. Urgono regole e stanziamenti per attuare rapidamente gli interventi. Stiamo “pagando” in termini di tempo, le procedure e i tempi previsti per i bandi europei. Questi, sebbene siano corretti in ambito di normalità, non lo sono quando si è al cospetto di un procedimento che va attuato con urgenza. I ritardi sono imputabili anche a MATTM e Regione che non emanano tempestivamente le disposizioni.

Per quanto riguarda il “cittadini attivi” che, attraverso l’intervento di imprese certificate e ad integrazione degli interventi del DTA, chiedono di provvedere direttamente ai trattamenti nelle aree/sui pini pubblici di loro interesse, il Dipartimento assicura risposte rapide.
La comunicazione/diffusione di questa opportunità, così come dell’obbligo introdotto anche per proprietari privati dalla Regione, sarà veicolata attraverso il sito istituzionale compatibilmente con strumenti/personale disponibili. Per le aree private, è invece impossibile effettuare controlli, fino a che il DTA non avrà (nuovi) tecnici da dedicare a questo compito.
Il Comitato di Quartiere sta valutando azioni e modalità per avviare gli interventi possibili, insieme a cittadini e realtà civiche ed istituzionali.  In collaborazione con tecnici professionisti volontari, sta provvedendo allo sviluppo di uno studio specifico sulla salute delle piante di Pinus pinea presenti all’interno dell’areale di Colli Aniene.

I Dettagli

Lo studio prevede un primo censimento delle alberature di Pino domestico, con specifica classificazione secondo la gravità di attacco di Toumeyella. In seguito si dovrà approntare un piano di trattamento e monitoraggio, dal quale il Comitato di Quartiere potrà razionalizzare gli interventi e pianificare la salvaguardia del proprio patrimonio arboreo. Il CdQ auspica che in questa fase non mancherà il supporto dei condomini e del Municipio.

Il GeoDataBase

Il censimento prevede la geolocalizzazione delle piante di Pinus pinea sul territorio del quartiere e la creazione di un vero e proprio geodatabase nel quale saranno archiviati i dati relativi alla presenza della Toumeyella parvicornis su ogni singola pianta.

La creazione di un database del verde darà la possibilità di implementare un monitoraggio dinamico e completo della diffusione del parassita. L’unico modo per seguirne l’evoluzione e consentire così la pianificazione di interventi mirati.

Pubblicato dall’autore in iFattiNews.it

Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!