La guerra in Ucraina finirà entro maggio ma…

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Secondo un consigliere del governo ucraino la guerra finirà entro maggio.

In un video diffuso dai media ucraini, Oleksiy Arestovich spiega quando e perché la guerra finirà. Arestovich è un consigliere della presidenza e secondo la sua analisi la guerra potrebbe finire entro maggio a causa dell’esaurimento delle risorse russe.

Secondo le previsioni del consigliere governativo, alla Russia dovrebbero cominciare a mancare le risorse e questo la costringerà ad arrivare ad un accordo di pace forse addirittura prima di maggio.

La Russia è comunque una superpotenza militare e le risorse economiche da destinare alle Forze armate sicuramente prevedono una copertura necessaria ad una manciata di settimane… Per contro, l’indebolimento su scala internazionale per l’import/export sta determinando un impoverimento generale, non solo in ambito bellico. Tanto che si è parlato di rischio default per il Paese. Tuttavia la previsione di Arestovich, senza elementi e parametri da valutare, appare agli osservatori piuttosto ardita ed ottimistica, seppure ad essa va riconosciuta una certa percentuale di veridicità.

Arestovich sottolinea che “i tempi esatti dipendono da quanto il Cremlino è disposto a destinare alla campagna di guerra”.

La politica di ritorsione internazionale attuata contro Putin, attraverso sanzioni e limitazioni su vasta scala, sta producendo una crisi a cascata per il governo russo.  La fragilità dell’economia che ne deriva costringe il Paese a scelte non previste ad inizio conflitto. Resta però da valutare il pericolo di un colpo di coda “disperato” che potrebbe indurre Putin ad un’impennata verso il punto di non ritorno… La guerra mondiale.

Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!