Parcheggiatore abusivo sorpreso 9 volte. Sarà rimpatriato

parcheggiatore abusivo sarà rimpatriato

Un uomo di 59 anni non ha trovato niente di meglio per mantenersi che fare il parcheggiatore abusivo. La sua area scelta è però a pochi metri dall’Ufficio anagrafe e dal comando della polizia locale a Roma. Inevitabile quindi che venisse “pizzicato” mentre svolgeva illecitamente tale attività. Ora Sarà rimpatriato.

Una scelta ardua

Il suo “luogo di lavoro” era tra l’ufficio anagrafe e il comando dei vigili, ai quali era persona nota poiché era già stato fermato nove volte in un anno dagli agenti della polizia locale. L’uomo è stato ancora una volta sorpreso in flagranza di reato da una pattuglia del Gruppo pronto intervento traffico, nei controlli contro i parcheggiatori abusivi. Il 59enne, un cittadino di origine bulgara, era tra via Petroselli e piazza della Consolazione.

Adesso basta

Contro di lui, questa volta però, a causa dei precedenti, la questura ha emesso un decreto di espulsione. A dare esecuzione al decreto se ne è occupata la polizia di Roma Capitale e gli agenti hanno accompagnato il bulgaro al Centro di permanenza per il rimpatrio, di Ponte Galeria. Finisce così la sua attività e la sua permanenza nel Paese.

Il lungo braccio della legge

A voler ragionare sul fatto, verrebbe da concludere che giustizia è stata fatta. Il pericoloso delinquente verrà cacciato via e rimandato al suo Paese d’origine. Ma un paio di considerazioni vanno fatte.

Intanto l’attività svolta (illegalmente) non procurava di certo disagio a nessuno, se non per l’estorsione del denaro per parcheggiare. Un esborso, va detto, comunque non dovuto e preteso senza titolo, ma che altro non è che una carità forzata.

L’altra riflessione, riguarda il mancato intervento degli assistenti sociali. Se il bulgaro è stato fermato ben nove volte, è mai possibile che nessuno sia riuscito a offrirgli una condizione alternativa, senza arrivare al rimpatrio? Un uomo di quell’età, straniero o meno, non andrebbe tutelato in qualche modo? A volte però, la soluzione più sbrigativa e meno onerosa, è quella che finisce col penalizzare “gli ultimi”. Un argomento che dovrebbe indurci tutti a riflettere.

Foto generica di parcheggiatore da romametropolitanmagazine.it

Articolo pubblicato dall’autore su ifattinews.it

Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!