Scuola. Carfagna: è presto parlare di riapertura, valutare curva contagi

Nella trasmissione tv Porta a Porta su Raiuno, il ministro per il Sud del governo Draghi,  risponde alla domanda sui possibili allentamenti dopo le vacanze pasquali.

Mara Carfagna ha detto che riaprire le scuole è la priorità. La chiusura – ha detto – sta provocando dei gravi danni alle famiglie e ai ragazzi (specialmente al sud).

riaperture

La ministra forzista sulla possibilità di riduzione delle misure restrittive ha precisato: Non possiamo ignorare una catastrofe sanitaria di queste dimensioni, con conseguenze drammatiche dal punto di vista economico e sociale”.
E’ importante far decollare il piano vaccinale, sottolinea. Dice di credere che sia prematuro parlare di riaperture, sarà fondamentale seguire l’evoluzione della curva dei contagi nei prossimi giorni”.

Rafforzamento dell’organico nel Mezzogiorno

La Carfagna annuncia poi che, sul prossimo bando per la selezione rapida di nuove assunzioni “ci saranno 2800 ingegneri, progettisti, giuristi. Andranno a rafforzare quegli uffici tecnici dove si fanno le progettazioni e dove vengono scritti i bandi per utilizzare i fondi europei”.

Spiega la ministra che “Era un’operazione necessaria, abbiamo attuato una norma prevista nella Legge di bilancio del precedente Governo”. Sottolinea però che “l’individuazione rapidissima per l’avvio del bando e di una rapida conclusione in 100 giorni” è per volontà di questo Governo.

Le figure professionali interessate alle nuove assunzioni saranno collocate nelle amministrazioni del Sud-Italia (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna).

Articolo pubblicato dall’autore su ifattinews.it

 

Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!