Senato. Bocciata sfiducia a Roberto Speranza

L’Aula del Senato respinge la mozione di sfiducia al ministro della Salute, Roberto Speranza, proposta da Fratelli d’Italia.
I voti in favore della sfiducia sono 29, mentre i contrari sono 221. Solo 3 gli astenuti.

Un applauso prolungato al termine del discorso del ministro della Salute, nel suo intervento di replica alle tre mozioni di sfiducia. In piedi tutti i senatori di centrosinistra. ma numerosi applausi, forse nemmeno troppo inattesi, sono arrivati anche dagli scranni del centrodestra.

Tre le mozioni presentate oggi in Senato. La prima a firma del capogruppo di Fratelli d’Italia, Luca Ciriani. Una seconda mozione è quella del senatore Gianluigi Paragone, leader di Italexit. Altra mozione di sfiducia al ministro, l’ha presentata il senatore Mattia Crucioli di Alternativa C’è.

Fino al momento del voto la Lega non ha dichiarato la sua intenzione. La maggioranza del partito ha più volte garantito al premier Draghi, che non avrebbe sfiduciato il ministro.
In sostegno all’esecutivo e al ministro Speranza anche un’altra “fetta” della coalizione del centrodestra: Cambiamo! di Giovanni Toti.

Articolo pubblicato dall’autore in Informareh24.it

Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!

Senato. Bocciata sfiducia a Roberto Speranza

L’Aula del Senato respinge la mozione di sfiducia al ministro della Salute, Roberto Speranza, proposta da Fratelli d’Italia.
I voti in favore della sfiducia sono 29, mentre i contrari sono 221. Solo 3 gli astenuti.

Un applauso prolungato al termine del discorso del ministro della Salute, nel suo intervento di replica alle tre mozioni di sfiducia. In piedi tutti i senatori di centrosinistra. ma numerosi applausi, forse nemmeno troppo inattesi, sono arrivati anche dagli scranni del centrodestra.

Tre le mozioni presentate oggi in Senato. La prima a firma del capogruppo di Fratelli d’Italia, Luca Ciriani. Una seconda mozione è quella del senatore Gianluigi Paragone, leader di Italexit. Altra mozione di sfiducia al ministro, l’ha presentata il senatore Mattia Crucioli di Alternativa C’è.

Fino al momento del voto la Lega non ha dichiarato la sua intenzione. La maggioranza del partito ha più volte garantito al premier Draghi, che non avrebbe sfiduciato il ministro.
In sostegno all’esecutivo e al ministro Speranza anche un’altra “fetta” della coalizione del centrodestra: Cambiamo! di Giovanni Toti.