Terza giornata in Commissione Ue. Le anticipazioni di Conte, Rutte, Macron e Merkel

Apertura della terza giornata del summit Ue.

Il premier francese Emmanuel Macron entrando al Palazzo del Consiglio europeo ha dichiarato: “Bisogna trovare dei buon compromessi nelle prossime ore e credo che sia ancora possibile, ma questi compromessi non si possono fare a spese dell’ambizione europea”. Macron ha anche scritto sui social: “Collaboriamo con la cancelliera Merkel per un piano di ripresa senza precedenti, a livello della crisi che stiamo attraversando, all’altezza delle sfide per l’occupazione, il clima, la nostra sovranità e i valori dell’Europa”.

Anche la cancelliera tedesca Angela Merkel, al suo arrivo al Consiglio Ue ha rilasciato le sue impressioni affermando che sia ancora possibile che non si arrivi ad un accordo al vertice. Ha precisato la Merkel che “c’è molta buona volontà ma anche molte posizioni diverse, farò ogni sforzo ma è ancora possibile che oggi non si possano ottenere risultati”.

Nel corso della notte il premier olandese, Mark Rutte, parlando con la stampa, ha affermato che sia ancora possibile trovare un accordo, anche se “ci sono ancora grandi questioni aperte”. Tra i punti ancora da chiarire “lo stato di diritto, il mix sussidi e prestiti, l’ammontare dei sussidi, e i rebates”.
Ha anche ammesso che sul fronte governance ci sono stati alcuni progressi, precisando  però che “ancora non ci siamo”.
Sempre secondo Rutte, resta inoltre aperta la discussione sul bilancio 2021-2027.

Il premier Conte nella serata di ieri ha detto che l’Europa è “sotto ricatto dei Paesi frugali”, ed ha poi aggiunto: “Domani proseguiremo perché dobbiamo fare di tutto per chiudere: rimandare questa partita non giova a nessuno”.

Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!