Emilio Carelli. Possibilismo politico, ricucire gli strappi con Italia viva

Ammette di essere in controtendenza con molti, nel M5S. Tuttavia Emilio Carelli in un’intervista al Corriere si dice favorevole ad un confronto con Renzi.

Fondamentale che Conte resti premier

“Sara’ Mattarella a decidere – dichiara il deputato del Movimento 5 Stelle – ma noi ci siamo stretti intorno a Conte e riteniamo fondamentale che resti premier”. Nell’intervista al Corriere della sera, Carelli spiega: “A chi parla di governi elettorali ricordo che in tanti anni di storia della Repubblica hanno svolto un ruolo minimo. Le elezioni sarebbero una iattura. Nel 2018 abbiamo ricevuto dagli elettori l’investitura a governare e abbiamo l’obbligo politico e morale di portare a termine la legislatura”.

Renzi e il dialogo da valutare

Secondo il parere di Emilio Carelli “parlare con Renzi se si dimostra affidabile”, potrebbe essere una svolta per ricompattare ed accrescere la maggioranza di governo. Il dialogo col leader di Italia Viva va riaperto, afferma e precisa.

“Ritengo logico e saggio sedersi intorno a un tavolo con Italia Viva, per cercare un accordo di fine legislatura che porti anche a un rimpasto di governo, che migliori la squadra e inserisca competenze nuove. – e conclude dicendo – Molti parlamentari 5 Stelle la pensano come me”.

Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!