Mara Carfagna: via il Reddito di cittadinanza e soldi dirottati ai carabinieri

La Vice Presidente della Camera e coordianatrice nazionale di Forza Italia, Mara Carfagna, avanza la proposta di spostare i soldi destinati al Rdc, al potenziamento delle Forze dell’ordine e all’incremento degli stipendi degli agenti e dei carabinieri.

In seguito al terribile fatto di sangue che ha portato sulle prime pagine di tutti i giornali, l’uccisione del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, assassinato in servizio con 8 coltellate, di cui una dritta al cuore, si sono scatenate le solite strumentalizzazioni politiche. Tutti a puntare il dito accusatore e tutti a spendere fiumi di parole (spesso inutili e demagogiche) col solo intento di portar acqua al proprio mulino.

Quella della vicepresidente della Camera dei deputati è solo un’idea o vuol essere una provocazione? La prima cosa che passa per la testa di molti è come mai Mara Carfagna identifichi l’eventuale somma nelle tasche dei poveri e non pensi invece agli stipendi dei politici? Beh, di fatto ci sono “onorevoli e senatori” ma anche vice presidenti, che si intascano cifre ben al di sopra dei 780 euro (per chi ci arriva a prenderli) del Reddito di cittadinanza.

L’accanimento contro questa misura da parte di certi politici che l’hanno sempre avversata, non riesce proprio a terminare. Eppure questo “ammortizzatore sociale” esiste in tutt’Europa e nessuno grida allo scandalo!
Dev’essere perché in fondo il M5S sta sulle palle a parecchi, anzi per dirla bene, sta sulle palle a quelli che fino ieri hanno spadroneggiato in politica e oggi vedono minate le certezze ed i benefici conquistati.

Ma in poche parole cosa ha proposto la Berlusconcina rampante? Semplicemente questo: “Invece di finanziare il reddito di cittadinanza che dà soldi e non lavoro a chi è disoccupato, usiamo il denaro degli italiani per assumere nuovi poliziotti e carabinieri e per pagare in modo adeguato e meritato quelli che sono già in servizio”.
Inoltre, la vice presidente della Camera fa riferimento a 900 euro che lo Stato spenderebbe per chi sta a casa a non fare niente, paragonandoli allo stipendio di 1200 euro di chi invece serve lo Stato a rischio della propria vita.

Naturalmente nella concitazione e nell’eccitazione del momento, deve aver fatto confusione… Il Rdc è fissato al tetto max di 780 euro e se si hanno al proprio attivo fonti di reddito diverse (ma inferiori ai 780 euro) la quota del Rdc, scende fino a bilanciare il tetto dei 780 euro. Per fare un esempio: se si percepisce una pensione o un piccolo stipendio o si hanno all’attivo fonti reddituali diverse, diciamo pari a 500 euro, Il Rdc “batterà” 280 euro. Semplice e ovvio.
La signora Carfagna, tuttavia, parla di 900 euro come se questi fossero un automatismo. E pensare che il suo partito, ma anche la sinistra e altri partiti di destra, hanno sostenuto una campagna ridicola, per tentare di dimostrare che il Reddito di cittadinanza sia un flop e che i cittadini sono stati “ingannati…”.
Vabbeh, uno mica si può ricordare di tutto, no? e la simpatica Mara, deve essersene dimenticata.

Però c’è dell’altro, sono in molti ad obiettare sulla cifra indicata come stipendio medio da carabiniere. I 1200 euro.

Il rinnovo di contratto, relativo al triennio 2016-2018, ha portato un incremento negli stipendi di Polizia e Carabinieri, così come per il resto delle Forze Armate. Una maggior retribuzione dunque, pur restando ben al di sotto degli standard europei.
Lo stipendio viene determinato dal grado, e comunque con la possibile aggiunta di straordinari e compensi accessori, relativi a missioni rischiose e delicate.
Lo stipendio a cui fa riferimento la forzista è quello riferito al carabiniere semplice, cioè ad un ragazzo o una ragazza appena entrati nell’Arma e che comunque possono accedere agli straordinari. Quindi 1200 euro, seppure pochi son pur sempre uno stipendio iniziale. Già lo stipendio di un carabiniere scelto, arriva a 1345 euro.

A titolo d curiosità, ecco la tabella degli stipendi in base al grado:

Stipendio Carabiniere e Appuntato
Carabiniere: circa 1.200 euro al mese, 14.000 euro all’anno
Carabiniere Scelto: circa 1.345 euro al mese, 16.100 euro all’anno
Appuntato: circa 1.390 euro al mese, 16.680 euro all’anno
Appuntato Scelto: circa 1.435 euro al mese, 17.220 euro all’anno

Stipendio Sottufficiale Sovrintendente dei Carabinieri
Vice Brigadiere: circa 1.445 euro al mese, 17.340 euro all’anno
Brigadiere: circa 1.490 euro al mese, 17.960 euro all’anno
Brigadiere capo: circa 1.550 euro al mese, 18.580 euro all’anno

Stipendio Sottufficiale Ispettore dei Carabinieri
Maresciallo: circa 1.554 euro al mese, 18.655 euro all’anno
Maresciallo ordinario: circa 1.596 euro al mese, 19.158 euro all’anno
Maresciallo Capo: circa 1.648 euro al mese, 19.776 euro all’anno
Maresciallo Aiutante (con eventuale qualifica di Luogotenente): circa 1.744 euro al mese, 20.934 all’anno (21.475 nel caso in cui consegua la carica di Luogotenente)

Stipendio Ufficiali dei Carabinieri
Sottotenenti: circa 1.600 euro al mese, 19.200 euro all’anno
Tenenti: circa 2.000 euro al mese, 24.000 euro all’anno
Capitano: circa 2.100 euro al mese, 25.000 euro all’anno
Maggiore: circa 2.200 euro al mese, 26.000 euro all’anno
Tenente Colonnello: circa 2.800 euro al mese, 34.000 euro all’anno
Generale di Brigata: circa 3.300 euro al mese, 34.000 euro all’anno
Generale di Corpo d’Armata: circa 4.000 euro al mese, 48.000 euro all’anno

Fermo restando che si parla di gente che rischia la vita e che quindi dovrebbe essere ripagata in ben altro modo, appare chiaro che si è volutamente strumentalizzata questa cifra, facendo riferimento alla retribuzione iniziale. Ma dobbiamo accettarlo, sono astuzie politiche!

Tutto questo balletto di cifre ad ogni modo è solo aria fritta, perché il concetto che va considerato è lo spostamento di denaro dello Stato da un provvedimento ad una Spesa pubblica. Che senso ha quanto teorizzato e proposto dalla Carfagna? Perché mai un eventuale adeguamento degli stipendi delle F.A. (più che giusto e necessario), dovrebbe gravare solo su quella categoria già sventurata di cittadini beneficiari del Rdc (per 18 mesi), e non dovrebbe invece riguardare tutto il Paese? Un comico savonese qualche tempo fa, nel corso della sua performance soleva dire: “…Fare il frocio, col culo degli altri” a significare che è facile parlare ma non rischiare del proprio. Certo una frase pesante e piuttosto greve, ma che sintetizza appieno la proposta di Mara Carfagna.

Ma che ci mettano i politici, una “fettina” dei propri stipendi per tale nobile causa. Perché mai si dovrebbe annullare l’unica ancora di salvezza di chi versa in condizioni critiche o addirittura disperate? Non è un controsenso togliere, chessò, del denaro alla Scuola o alla Sanità per adeguare gli stipendi, ad esempio, degli impiegati comunali? Oppure, non parrebbe strano prelevare denaro dai conti correnti di tutti i cittadini il cui cognome inizia con la lettea “A”? Che modo è questo di risolvere un problema?

La verità è che fino a che questo esecutivo riuscirà a “tenere”, allora tutti quei provvedimenti fatti per il popolo, continueranno ed essere in vigore, ma non appena dovesse eclissarsi il governo, stiamo pur sicuri che “SpazzaCorrotti”, “Reddito di cittadinanza”, “Pensioni di cittadinanza” e “tagli dei vitalizi”, saranno i primi a subire stravolgimenti fino ad annientarli. Un motivo in più per dar sostegno al Movimento 5 Stelle e non lasciarsi influenzare da cazzate sparate ad arte da certa stampa servile e da certi mestieranti della politica.

Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!