Matera, il padrone di casa li caccia perchè sono gay

Il proprietario di una casa affittata a Matera ha minacciato gli inquilini dicendogli: “Siete gay, via da casa mia”.
Non si tratta di una rievocazione di un fatto accaduto 200 anni fa, ma della pesante rimostranza nei confronti degli occupanti di un’abitazione della Città dei Sassi, che il proprietario di casa ha avanzato oggi.

L’uomo aveva affittato l’abitazione ad un cittadino ma poi aveva scoperto che questo ci viveva insieme al suo compagno.
Una cosa che deve essergli apparsa inaccettabile e così armato delle sue “ragioni” si è recato dai due e li ha minacciati intimandogli di lasciare la casa.

La coppia per tutta risposta si è recata alla Polizia, alla quale ha raccontato il fatto. La conseguenza naturalmente è stata che il proprietario dell’immobile è stato denunciato alla Magistratura.

Dalle ricostruzioni degli investigatori è risultato che non c’erano mai stati problemi tra l’affittuario ed il proprietario della casa fino a che questo non aveva “scoperto” la relazione omosessuale, solo a quel punto sono infatti scattate le minacce.

Intanto mentre sono in corso le indagini da parte della Squadra Volante della questura di Matera, sotto la direzione ed il coordinamento della Procura della Repubblica, i due occupanti dell’abitazione restano domiciliati regolarmente in affitto.

Un fatto assurdo, anacronistico e disgustosamente omofobo, che ci costringe a riflettere e a pensare che tutto sommato, abbiamo ancora molta strada da fare prima di varcare la soglia della civiltà e dichiararci una società emancipata.

Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!