Usa piegata dal Coronavirus. Oltre 42 mila casi, più di 500 morti

I timori annunciati dal presidente Trump, si stanno purtroppo concretizzando e il numero delle persone contagiate da Covid-19 ha ormai superato i 42 mila casi. Tutti i 50 Stati, oltre le Isole Vergini, Portorico e la capitale Washington, sono interessati dal dilagare del virus. Si contano oltre 500 morti.

Al Senato è stato comunque bloccato di nuovo, dai democratici, il super piano da quasi 2 mila miliardi, malgrado gli Usa siano entrati ormai in una fase critica dell’emergenza.

New York City raggiunge i 100 decessi e Andrew Cuomo, il governatore dello Stato, ha chiesto di aumentare del 50% la disponibilità dei posti letto negli ospedali. Il sindaco, Bill de Blasio, ha rincarato la dose annunciando che sono in esaurimento le forniture per gli ospedali.

Anche la West Virginia ha decretato lo “stay at home”, facendo così salire a 11 gli stati che hanno imposto di stare a casa ai cittadini.
La misura interessa circa cento milioni di americani, quasi un terzo della popolazione americana che conta poco più di 327 milioni di persone.
Nello stato del New Jersey in un giorno sono stati riscontrati 1000 nuovi casi e il governatore ha dato ordine di scarcerazione per centinaia di detenuti per prevenire il contagio conseguente all’affollamento.

La situazione dei posti letto a Seattle, nello stato di Washington, è drammatica ed il monitoraggio di 300 pazienti viene fatta a distanza, con l’aiuto dei computer. A Chicago 5 hotel sono stati trasformati in centri di accoglienza per circa duemila persone positive al Coronavirus. In Virginia l’anno scolastico è stato ufficialmente già chiuso. Dall’Oklahoma si richiedono aiuti perché, hanno spiegato che, il personale medico ha equipaggiamento per meno di dieci giorni.
Le previsioni di far fronte alle richieste dei governatori dei vari Stati, sono giudicate scarse, tanto che Mark Esper, il segretario alla Difesa, ha anticipato che non sarà possibile soddisfare i bisogni di tutti.
Mentre Jerome Adams, Il capo operativo della Sanità negli Usa, ha parlato senza remore ai cittadini americani ammettendo: “Voglio che il Paese capisca, questa settimana la situazione peggiorerà. Per questo invito tutti a restare a casa per contenere il contagio”.

Dalla Fda (Food and drug administration), arriva l’approvazione per il test rapido “Xpert Xpress SARS-CoV-2” della Cepheid Inc, per la diagnosi del Covid-19, potrà però essere usato solo in alcuni Pronto Soccorso, uffici medici e ospedali. Il nuovo test permette la risposta sull’eventuale contagio in soli 45 minuti. La diagnosi veloce è un grande aiuto per i medici che si trovano a prendere decisioni, senza ancora essere certi se i pazienti siano infetti o meno. Per questo test saranno però necessari i macchinari “GeneXpert Systems”, sempre prodotti dalla Cepheid Inc, che in queste ore vengono distribuiti nei vari presidi sanitari.

L’America sta vivendo probabilmente il suo incubo peggiore contro un nemico non convenzionale, che stavolta non può combattere con le armi.

Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!