Per ora è solo una proposta che sarà discussa in commissione Bilancio, al Senato, unitamente all’approvazione col maxi-emendamento della Legge Finanziaria.
Si vuole quindi introdurre la possibilità di includere la tassa per il servizio rifiuti, direttamente nella bolletta della luce. Il Dispositivo non interesserebbe tuttavia tutte le amministrazioni locali, ma ne sarebbero interessati solo quei Comuni in situazioni di dissesto e che hanno proceduto alla delibera di un piano di riequilibrio finanziario.
La proposta leghista, non andrebbe perciò a colpire tutti i Comuni italiani, ma solo quelli dove l’evasione fiscale è più frequente e possibile.
Un’ipotesi che ha fatto subito riscuotere forti critiche dalle associazioni dei consumatori che definiscono il progetto: una Misura “assurda, ingiusta e incostituzionale”.
Alessandro Petruzzi, vicepresidente di Federconsumatori con delega all’energia, ha subito dichiarato: “La soluzione non è certo quella di aggravare la spesa bimestrale dei cittadini, che già a fatica arrivano a fine mese. In questo modo, invece di pagare due volte l’anno (per un totale di 321,96 euro annui, secondo le stime dell’Osservatorio nazionale federconsumatori, per una famiglia media di 3 persone), i cittadini pagherebbero circa 53,50 euro in più ogni bimestre, aggravando la spesa già elevata per la bolletta elettrica, su cui già pesano oneri di sistemi insostenibili e rincari elevati”.
Senza necessariamente volersi accodare alle ragioni dalle associazioni di consumatori, va detto che la tassa sui rifiuti è da molti considerata una “gabella” che già di per sé è odiosa, perché ritenuta ingiustamente elevata e adesso andrebbe ad accrescere il costo bimestrale della bolletta dell’energia elettrica, sommandosi al canone Rai, odiato anche quello!
Insomma se la strada fosse davvero questa, sulla bolletta della corrente col tempo troveremo anche il pedaggio per l’autostrada e l’otto per mille…
Non scherziamo, non è certo in questo modo che si combatte l’evasione fiscale, i Comuni hanno gli strumenti idonei per pretendere il dovuto dagli insolventi, senza che questo vada a sovraccaricare l’onere delle utenze dell’energia elettrica indiscriminatamente a tutti cittadini.