Manovra: Dalla Ue, nessuna procedura d’infrazione all’Italia. Conte: soddisfatto e nessun cedimento.

Roma 19 dicembre 2018, Sono le 13.30 circa ed il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, in questo momento sta relazionando il Senato sull’accordo ottenuto in Ue sulla Manovra.

La Commissione Ue ha preso la decisione di non avviare la procedura d’infrazione per debito eccessivo nei confronti del nostro Paese. L’accordo è stato raggiunto ieri con Bruxelles.

Come hanno riferito fonti Ue, la Commissione ha deciso di soprassedere alla procedura di infrazione, in attesa di ulteriori verifiche che saranno operate nelle prossime settimane. Poi a gennaio, dopo che la Legge di Bilancio vedrà l’approvazione del Parlamento, si tornerà a fare il punto della situazione.

Il presidente Conte ha detto: “In queste settimane abbiamo lavorato per avvicinare le posizioni senza mai arretrare rispetto agli obiettivi che ci hanno dato gli italiani con il voto del 4 marzo e senza cedere sui contenuti della Manovra”. Conte ha inoltre espresso ringraziamento a tutti, maggioranza ed opposizione “per la comprensione di questi giorni, durante i quali l’iter della manovra ha proceduto con lentezza scontando ritardo rispetto ai tempi previsti”. Il presidente ha anche precisato che tali rinvii “non sono stati causati da incertezze interne al Governo” e che il rallentamento è stato a causa di una “complessa interlocuzione con l’Ue alla quale abbiamo dedicato le nostre più risolute energie e impegno”.

L’emendamento alla manovra che recepisce l’esito della trattativa con l’Ue è già pronto e Il Governo presenterà le modifiche sui saldi in commissione Bilancio, al termine l’intervento del premier Giuseppe Conte in Senato.
Le modifiche prevedono la riduzione dei fondi per il reddito di cittadinanza e per le pensioni.

Il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, ha dichiarato: “la soluzione sul tavolo non è ideale, non dà una soluzione a lungo termine per i problemi economici italiani, ma ci consente di evitare per ora di aprire una procedura per debito, posto che le Misure negoziate siano attuate pienamente”. Ha inoltre precisato Dombrovskis che “Le Misure addizionali trovate dall’Italia ammontano a 10,25 miliardi”.

Secondo Pierre Moscovici, il commissario agli affari economici, questa è stata una vittoria del dialogo ed ha detto: “E’ una vittoria del dialogo politico che la Commissione ha preferito rispetto allo scontro. Alcuni avevano auspicato una crisi, noi invece abbiamo sempre puntato a una soluzione”.

La ripercussione è stata positiva sui Mercati, che hanno evidentemente gradito l’accordo raggiunto in nottata sulla legge di bilancio. Registra un rialzo la Borsa di Milano con il Ftse Mib che guadagna l’1,1% a 18.860 punti con l’accordo tra il governo e l’Ue sulla manovra.
Anche le banche, guardano positivamente alla posizione dell’Europa sugli Npl.
Sceso sensibilmente lo spread tra Btp e Bund che si attesta a 257 punti base.

Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!